giovedì 29 novembre 2007

Nel sinistro Venezuela addio democrazia?

Il referendum del 2 dicembre, se approvato, indebolirà diritti civili e libertà. Quello del presidente Chavez rischia di diventare un vero e proprio regime personalista e repressivo. La popolazione non è più tutelata.
Ciò che sarà sottoposto a referendum non è una revisione della Costituzione, ma una nuova Costituzione che di fatto conferisce praticamente tutti i pieni poteri al presidente e al governo, espropriando, nonostante le apparenze, gli spazi di partecipazione del popolo. E le proposte possono essere accettate o respinte solo in blocco, impedendo così qualsiasi opportuno discernimento tra i vari articoli.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez minaccia di incarcerare i principali rappresentanti della Chiesa venezuelana, che criticano il suo progetto di riforma costituzionale: le alte gerarchie cattoliche venezuelane, ha detto Chavez, «sono il demonio e difendono gli interessi più marci».
Eppure si vedono di continuo manifestazioni popolari di sostegno a Chavez… Bisogna sapere che la partecipazione alle manifestazioni promosse dal governo è obbligatoria per tutti i dipendenti pubblici, che altrimenti rischiano il posto di lavoro. Se invece partecipano, viene loro assicurato il mezzo di trasporto, il cestino con il pasto e perfino un indennizzo economico. Ecco perché si vede così tanta gente in camicia rossa, come è accaduto di recente anche alla Coppa America.
Alla faccia della democrazia!

lunedì 26 novembre 2007

Wow, una grande notizia

Riporto integralmente l'editoriale di Medicina e Persona perchè mi pare molto chiaro:

Si, da uomini e con tutti gli attributi umani, osiamo ancora stupirci ed esultare. Quando l’uomo usa la ragione nel rispetto di tutti i fattori in gioco (la vita umana e la sua dignità è uno di questi) i risultati, anche scientifici, arrivano. E’ finalmente la vittoria sull’accusa di oscurantismo rivolta costantemente a chi è contrario alla ricerca su embrioni umani. E’ il segno che l’intelligenza, se usata correttamente, arriva al bersaglio, all’obiettivo che si era prefisso. E a chi asserisce che a questi risultati si è arrivati grazie allo studio sulle staminali embrionali basta rispondere che anche loro dovrebbero esultare, se scienziati e ancor prima uomini, e che il giapponese Yamanaka non ne ha fatto uso.

martedì 20 novembre 2007

Il papà di Dolly: non ci sto più!

Nel tempo la verità si manifesta.
Wilmut rinuncia a manipolare e distruggere embrioni. Lo scienziato britannico famoso per aver «prodotto» la prima pecora-fotocopia cambia strada: meglio lavorare su cellule staminali adulte. Proprio il ricercatore che oltre 10 anni fa stupì il mondo con la clonazione di un mammifero ha annunciato di voler rinunciare a tali studi. Seguendo l'esempio di un team giapponese, Wilmut si dedicherà a esperimenti per riprogrammare le staminali adulte «Sono strade che promettono migliori risultati – ha detto a un quotidiano – e sono più accettabili socialmente ed eticamente»

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/wilmut-staminali/wilmut-staminali/wilmut-staminali.html






http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/wilmut-staminali/wilmut-staminali/wilmut-staminali.html