lunedì 2 gennaio 2012

Buon anno 2012

Cristo è nato.
Con la gioia nel cuore,
la memoria nostra si affissi su di Lui per tutto l'anno che viene
e si sprigioni in un nuovo canto;
che la nostra vita diventi nuova
perché il canto della vita
è la vita stessa.
Solo da questa certezza
può venire la gioia,
solo dalla certezza del “Dio con noi”
può venire la gioia.

lunedì 24 ottobre 2011

Nessun idolo ci salverà

Incisivo il commento di Giancarlo Cesana che sembra adatto proprio alle nostre elezioni federali. Tutti erano sicuri delle proprie ricette!

mercoledì 12 ottobre 2011

Di nuovo a votare per cosa?

Per ciò che mi sta a cuore

Ecco una possibilità per riconoscersi in un programma politico che va finalmente al cuore: la persona, le sue relazioni, le sue speranze.
Ed è anche un'occasione per incontrare moltissime persone che camminano con noi e magari per...votarle.
Leggere e firmare!
http://ciochecistaacuore.blogspot.com

domenica 3 aprile 2011

Elezioni politiche 2011

Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo

http://centroculturalelugano.blogspot.com/2011/03/elezioni-politiche-2011-il-giudizio-di.html

giovedì 31 marzo 2011

Elezioni 2011 scegli chi non si rassegna

Perchè continuare a far politica?

Ho sempre voglia di continuare nell’impegno pubblico per riconoscermi, per collaborare con chi, nella vita sociale e politica non si rassegna, non si nasconde dietro gli schemi, non antepone ideologie ma lavora e costruisce mosso da una passione per l’uomo.

domenica 30 gennaio 2011

C'è una bella differenza tra armi e munizioni

Ci mancherebbe altro che non ci si batta per la prevenzione del suicidio e contro l’uso improprio delle armi.
L'iniziativa "Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi" in realtà si accanisce contro ogni tipo di arma detenuta a domicilio dimenticando che un'arma senza munizione è un oggetto inoffensivo.
Perché non limitarsi invece, molto più saggiamente, a una politica molto più restrittiva sul commercio e sulla detenzione di munizioni?? Troppo complicato? Basta averne la volontà.
Riconosco che oggi ci si può approvvigionare di munizioni con eccessiva facilità, sia durante il tiro sportivo, sia nell’ambito del servizio militare e tiro obbligatorio come semplicemente nei negozi specializzati. Piuttosto che vietare quindi, controllare e censire con precisione le cartucce, così la polizia potrà sapere chi possiede munizione a casa e, in caso di necessità si potrà procedere a limitazioni del possesso.
Quindi mi oppongo ad una legge che è vistosamente contro l’idea del militare armato, punisce e reprime chi usa già entro regolamenti precisi o semplicemente possiede armi per piacere personale e sono pronto ad impegnarmi per una regolamentazione più rigida e più precisa della vendita e del possesso privati della munizione.

Perchè smettiamo di desiderare?

Il rapporto di quest’anno del CENSIS (l'italiano Centro Studi Investimenti Sociali) individua la natura della crisi in un “calo del desiderio” che si manifesta in ogni aspetto della vita, portando a “evidenti manifestazioni di fragilità sia personali sia di massa, comportamenti e atteggiamenti spaesati, indifferenti, cinici, passivamente adattivi, prigionieri delle influenze mediatiche, condannati al presente senza profondità di memoria e di futuro”
È evidente come queste considerazioni valgono anche per noi soprattutto in questo esordio di campagna elettorale. Nessuno più bada a chi lavora seriamente, a chi vuole realmente il bene del paese.
<<Nell’appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti; e nella astenia generale l’alternativa qual è? Un volontarismo senza respiro e senza orizzonte, senza genialità e senza spazio, e un moralismo d’appoggio allo Stato come ultima fonte di consistenza per il flusso umano>>, come disse don Giussani ad Assago nel 1987.
E allora c'è una speranza? «Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare una società troppo appagata e appiattita»
Possiamo sperare di uscire dalla drammatica situazione attuale se tutti − compresi i governanti che oggi hanno la difficile responsabilità di guidare il Paese attraverso questa profonda crisi − decidiamo di essere veramente ragionevoli sottomettendo la ragione all’esperienza, se
cioè, liberandoci da ogni presunzione ideologica, siamo disponibili a riconoscere qualcosa che nella realtà già funziona. Sostenere chi, nella vita sociale e politica, non si è rassegnato a una misura ridotta del proprio desiderio e per questo lavora e costruisce mosso da una passione per l’uomo, è il primo contributo che possiamo dare al bene di tutti.

martedì 31 agosto 2010

Lui dobbiamo adorare e non questo legno

23.1.1944: un bombardamento degli alleati distrugge la basilica dell’Osservanza di Siena, e con essa un prezioso crocefisso ligneo fino allora non datato e d’autore ignoto.
Dalla testa fracassata, esposta al Meeting per l'amicizia tra i popoli di quest'anno, emerge un messaggio cartaceo: ” nel gennaio 1337 il Signore Dio fece scolpire questa croce in questo legno a Lando di Pietro a somiglianza del vero Gesù per dare memoria alla gente della passione di Cristo, figlio di Dio…” nel lungo messaggio poi l’autore affida accoratamente a Dio attraverso i Santi, il destino suo, della sua famiglia e di “tutta l’umana generazione”.
Da un’apparente perdita (il prezioso crocefisso) emerge tutta la tensione all’ideale che l’uomo vive nella consapevolezza che la sua opera è un bene per tutti. Per questo aggiunge ancora Lando: “Lui dobbiamo adorare e non questo legno”.

giovedì 6 maggio 2010

Burqa si, burqa no



La questione del divieto del “burqa” o “niqab” ha una certa similitudine con la questione della proibizione dei minareti.
Tutti siamo d’accordo che la nostra cultura non può essere stravolta da un’altra, in particolare dalla sua deriva più totalitaria presente nelle sue frange più estremiste.
Ci dividiamo invece sugli strumenti: gli uni, più pazienti e tolleranti pensano cha basta il serio confronto tra le due culture per condurre alla ragione le frange estremiste dell’altra, anzi che saranno gli stessi moderati islamici alla fine a prevalere sugli estremisti (perché l’insistenza sia sui minareti come sul burqua viene dalle sponde radicali e antioccidentali, sicuramente in minoranza e non ha nulla a che vedere col Corano, testo moderato e conciliante).
Altri, e tra questi mi metto anch’io, pensano che proprio perché tali segni sono sostenuti da quelle cerchie più marginali, la nostra popolazione debba dare un chiaro ed esplicito segnale che più in là di un certo estremo proprio non si può andare perché certe manifestazioni sono proprio in profondo contrasto con le nostre abitudini.
Il concetto del burqa poi, come possiamo notare tutti sulle immagini che la stampa ci propone, va ben al di là della copertura del volto (già di per sé provocante perché oscura il centro della trasmissione dei messaggi che oltre ad orali sono espressivi) e coinvolge tutto il corpo rendendolo una specie di mummia vagante.
No queste figure anche se rare io non vorrei proprio vederle nei nostri luoghi pubblici, e non vorrei nemmeno dover spiegare ai miei nipotini perché nel nostro paese si può circolare così.










domenica 4 aprile 2010

Di fronte a tutto questo male non si può non ammutolire, non si può non restare come annichiliti. Non si può sentirlo come solo di altri. È un mondo che è sprofondato nel male. Nessuna pena, nessun castigo ridarà mai gioia e speranza a chi ha tanto sofferto.
È un mondo che ha dimenticato l’uomo perché ha dimenticato Dio.
Fare appello a Cristo, dunque, non è cercare un sotterfugio per scappare davanti all’esigenza della giustizia, ma è l’unico modo di realizzarla.

domenica 7 marzo 2010

Hanno solo il preservativo in testa

Sono stufo di regole e morali, sono stufo di pillole e preservativi. Sono stufo di dare oggetti per evitare le conseguenze dei comportamenti. Voglio provare a rispondere al bisogno di compagnia dei giovani d'oggi, al bisogno sconfinato di piacere e di felicità, di una sessualità piena come parte fondamentale dell' essere umano. Rubo le parole a Vigil Pilar, medico, professore all'Università di Santiago del Cile, in una recente intervista al GdP "...a noi non interessa l'astinenza, ma che i giovani non vivano la loro sessualità nella solitudine, fuori da un rapporto con un tu."

sabato 16 gennaio 2010

Il disastro di Haiti

L’atrocità di questa tragedia svela paradossalmente che l’uomo per poter continuare ad esistere, a vivere ha bisogno di Dio: cui ricorrere, da invocare, perché di Lui siamo fatti, Gli apparteniamo. Dove appare questo? Nel bene che pur si vede dentro ogni tragedia. Dentro ogni tragedia c’è sempre una via di fuga che può far riprendere. Qui è visibile dall’immediata solidarietà, non formale, un muoversi verso, un dare a chi è stato così duramente provato.

martedì 1 dicembre 2009

Il NO svizzero ai minareti: nessun trionfalismo ma ancora occasioni

Tra gli osanna dei vincitori e i catastrofismi dei vinti vi sono tre occasioni da non perdere:
Per i Mussulmani un occasione per farsi un'autocritica sulla disponibilità all'integrazione e al confronto con il tessuto culturale che li ospita.
Per noi Cristiani un occasione per una rinnovata adesione alla nostra Fede come fondamento possibile del nostro quotidiano agire, attualmente disorientato e perso.
Per tutti noi abitanti dell'Europa: un occasione per una riflessione sull'origine dei nostri valori. Senza paura di riconoscere nell'annuncio dell'Amore di Cristo per l'uomo la forza della nostra cultura.

domenica 22 novembre 2009

Minareti: battaglia già vinta

Se questa iniziativa, come quella che abbiamo dibattuto a livello ticinese, ha mosso le acque e ha fatto discutere, l’obiettivo è già raggiunto: quello di spingerci a riflettere sulla questione di fondo, sul ‘da dove veniamo e a chi apparteniamo’. E, se su tali domande fondamentali riusciremo tutti a meditare almeno un momento, allora si potrà dire che l’iniziativa ha già ottenuto un successo importante.

martedì 10 febbraio 2009

Eluana: una storia senza senso?

Se Eluana fosse morta 17 anni fa:
-non avremmo imparato cos'è la carità
-non avremmo imparato che l'amore non chiede nulla per sè ma dona tutto
-non avremmo imparato fin dove può arrivare una giustizia impazzita
-non avremmo imparato fin dove può arrivare la solitudine di un padre
Eluana ci hai insegnato tutto questo. La tua vita ha avuto un senso.
Grazie.

martedì 3 febbraio 2009

TGCOM bugiardo?

Nel notiziario delle 23.00 di oggi di TGCOM il commentatore annuncia con testuali parole: "oggi Eluana sarà trasferita a Udine ove si potranno spegnere le macchine che la tengono in vita".
La vita di Eluana non è affidata a nessuna macchina ma ad un tubicino che le porta acqua ed un pò di calorie come sarebbe il diritto di ogni esere umano.
Rettifichi il commentatore e dica: "oggi Eluana sarà trasferita ad Udine ove si potrà lasciarla morire di sete". Commentatore distratto? Speriamo, altrimenti bugiardo e manipolatore.
E auguriamoci che Eluana non senta, forse poco realista, ma che non sogni (e su questo si possono avere ragionevoli dubbi) per non udire e poi non soffrire degli orrori umani.
Provate voi a stare 4 giorni senza bere.

mercoledì 21 gennaio 2009

È l'oscurità che mostra le stelle

L'incontro con Sylvie Ménard, un'occasione per tutti
Oncologa, ricercatrice presso l'istituto Nazionale dei Tumori di Milano, grande collaboratrice di Veronesi, tre anni fa si è ammalata di cancro. L’ho conosciuta al Meeting di Rimini di quest'anno, rimanendo stupito di fronte alla lucidità con la quale racconta della sua esperienza di paziente ma soprattutto dalla positività che riesce a vivere in questa sua “nuova” condizione . La speranza di cui testimonia in modo molto semplice è contagiosa; per questo sono convinto valga la pena proporre l’incontro a quante più persone possibile.

martedì 25 novembre 2008

Sono padrone della mia vita?

Sono con Pietro Barcellona quando, sulla vicenda di Eluana, dice: " La vicenda raccoglie tutte le contraddizioni di un’impostazione culturale che ha smarrito il significato della persona e dell’interiorità, che non sa più quali sono i compiti della legge e i limiti della scienza. La tesi si riduce a questo: la vita è mia e sono io a decidere. Ma questo potere non ce l’ha nessuno, nemmeno l’interessato, perché io non sono padrone della mia vita. E nemmeno lo è la scienza".

domenica 16 novembre 2008

Carità o violenza per Eluana?

L'annunciata sospensione dell'alimentazione di Eluana è un omicidio.
La cosa è tanto più grave in quanto impedisce l'esercizio della carità, perchè c'è chi si è preso cura di lei e continuerebbe a farlo, le suore di Lecco che fin'ora si sono occupate di lei. Perchè impedirlo? Forse perchè questa carità da fastidio?

giovedì 13 novembre 2008

Ignazio Cassis e le droghe innoque

Cassis su "La Regione".
Ci può spiegare perchè la canapa, dannosissima (come lui spiega) sino a 17 anni 11 mesi 29 giorni e 23 ore, nel giro di un'ora (a 18 anni) diventa innoqua, meno dannosa dell' alcool. Probabilmente il medico non ha avuto tempo di aggiornarsi consultando i 20.000 articoli scientifici (di cui il 75% negli ultimi 10 anni) che denunciano la gravità dell'uso anche sporadico di Tetraidrocannabinolo.

Eluana Englaro condannata a morte

Da oggi, dopo la senzenza espressa dalla cassazione, In Italia si potrà uccidere - quando si vorrà - malati stabili, cronici, inguaribili: pazienti in stato vegetativo, pazienti in condizioni terminali, anziani non più utili alla società, insomma chiunque abbia “presumibilmente” chiesto di poter morire e in condizioni di non poter più cambiare idea o di chiedere aiuto, mediante la sospensione di acqua e cibo, magari dopo aver consultato un giudice.

Anche noi siamo molto vicini, le basi legali le abbiamo già.

Due votazioni, una stessa logica

Due votazioni che rappresentano il succo della politica svizzera contro la droga. La distribuzione di eroina come la canapa. La tolleranza. Per dire che non c'è speranza di cura ma solo di sopportazione, pensando alla vita come qualcosa da sopportare e alla fatica come qualcosa da evitare. Ma la vita, con i suoi sacrifici, è bella ed è fatta per il presentimento con cui uno viene al mondo: quello di un destino positivo. Ma dobbiamo guardarci in faccia noi adulti: la maggior parte di noi ha smesso di proporre una strada. Date un'occhiata qui, io l'ho firmato. http://appelloeducazione.blogspot.com/.

sabato 19 gennaio 2008

Destra o sinistra alla RTSI?

Visto che il sasso nello stagno è stato lanciato e fa discutere mi sento chiamato a fare qualche considerazione. È vero che forse, soprattutto alla radio, qualche sessantottino …ormai sessantott’enne in più c’è, ma non mi sentirei di sottoscrivere che il problema sia tutto lì. Ad esempio potrei portare il quotidiano italiano “Il Foglio”, fatto principalmente da radicali o gente di sinistra: nel panorama editoriale italiano è sicuramente uno dei quotidiani più intelligenti ed aperti.

Preferisco sicuramente un giornalista di sinistra o di destra aperto ed intelligente che uno analogamente profilato preoccupato solo di difendere le sue idee. Piuttosto avvierei invece, con coraggio, un esame sui programmi: su come sono fatti, a dove tendono e che tipo di messaggio vogliono trasmettere. Esaminare un programma permette di determinare se si vuole guardare obiettivamente la realtà come è, oppure si è preoccupati maggiormente di raccontare il mondo come si vuole che sia, proiettando le proprie idee.
Certo questo è più difficile e richiede un lavoro maggiore che azzardare giudizi un po’ emotivamente su chi sia di destra o di sinistra. Però con un risultato sicuramente più soddisfacente e con una maggiore prospettiva di qualità.

sabato 5 gennaio 2008

Ma la famiglia non si sostiene da sola!

Domenica 30 dicembre 2007 : family day madrileno

Riprendo da una rassegna stampa un estratto dell'intervendo di Juliàn Carròn:

Julián Carrón di Comunione e Liberazione ha sottolineato che solo accogliendo Cristo è possibile che «la relazione più bella della nostra vita», l'amore tra i cogniugi, non decada. Perciò compito della comunità cristiana è «favorire una esperienza del cristianesimo per la pienezza della vita di ciascuno». «Senza comunità cristiane capaci di accompagnare e sostenere gli sposi nella loro avventura, sarà difficile, se non impossibile, che la portino a compimento felicemente», ha aggiunto Carrón.

sabato 29 dicembre 2007

Caramel e Buon Natale!

Caramel di Nadine Labaki.
Ben più di un film semplicemente femminista. Attraverso storie di donne un film sull’amore (e chi meglio di una donna sa amare?). Amore che pur spingendosi verso l’impossibile sa ricominciare riconoscendo la realtà. Al cuore è possibile tutto. A Dio è possibile tutto: anche farsi uomo attraverso una donna e irrompere nella nostra vita, attraverso di lei e segnare la nostra umanità.
Da non perdere e Buon Natale!. E che il nuovo anno sia tutto nell’abbraccio di quella donna, portata a spalle dentro la nostra casa.

giovedì 29 novembre 2007

Nel sinistro Venezuela addio democrazia?

Il referendum del 2 dicembre, se approvato, indebolirà diritti civili e libertà. Quello del presidente Chavez rischia di diventare un vero e proprio regime personalista e repressivo. La popolazione non è più tutelata.
Ciò che sarà sottoposto a referendum non è una revisione della Costituzione, ma una nuova Costituzione che di fatto conferisce praticamente tutti i pieni poteri al presidente e al governo, espropriando, nonostante le apparenze, gli spazi di partecipazione del popolo. E le proposte possono essere accettate o respinte solo in blocco, impedendo così qualsiasi opportuno discernimento tra i vari articoli.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez minaccia di incarcerare i principali rappresentanti della Chiesa venezuelana, che criticano il suo progetto di riforma costituzionale: le alte gerarchie cattoliche venezuelane, ha detto Chavez, «sono il demonio e difendono gli interessi più marci».
Eppure si vedono di continuo manifestazioni popolari di sostegno a Chavez… Bisogna sapere che la partecipazione alle manifestazioni promosse dal governo è obbligatoria per tutti i dipendenti pubblici, che altrimenti rischiano il posto di lavoro. Se invece partecipano, viene loro assicurato il mezzo di trasporto, il cestino con il pasto e perfino un indennizzo economico. Ecco perché si vede così tanta gente in camicia rossa, come è accaduto di recente anche alla Coppa America.
Alla faccia della democrazia!

lunedì 26 novembre 2007

Wow, una grande notizia

Riporto integralmente l'editoriale di Medicina e Persona perchè mi pare molto chiaro:

Si, da uomini e con tutti gli attributi umani, osiamo ancora stupirci ed esultare. Quando l’uomo usa la ragione nel rispetto di tutti i fattori in gioco (la vita umana e la sua dignità è uno di questi) i risultati, anche scientifici, arrivano. E’ finalmente la vittoria sull’accusa di oscurantismo rivolta costantemente a chi è contrario alla ricerca su embrioni umani. E’ il segno che l’intelligenza, se usata correttamente, arriva al bersaglio, all’obiettivo che si era prefisso. E a chi asserisce che a questi risultati si è arrivati grazie allo studio sulle staminali embrionali basta rispondere che anche loro dovrebbero esultare, se scienziati e ancor prima uomini, e che il giapponese Yamanaka non ne ha fatto uso.

martedì 20 novembre 2007

Il papà di Dolly: non ci sto più!

Nel tempo la verità si manifesta.
Wilmut rinuncia a manipolare e distruggere embrioni. Lo scienziato britannico famoso per aver «prodotto» la prima pecora-fotocopia cambia strada: meglio lavorare su cellule staminali adulte. Proprio il ricercatore che oltre 10 anni fa stupì il mondo con la clonazione di un mammifero ha annunciato di voler rinunciare a tali studi. Seguendo l'esempio di un team giapponese, Wilmut si dedicherà a esperimenti per riprogrammare le staminali adulte «Sono strade che promettono migliori risultati – ha detto a un quotidiano – e sono più accettabili socialmente ed eticamente»

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/wilmut-staminali/wilmut-staminali/wilmut-staminali.html






http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/wilmut-staminali/wilmut-staminali/wilmut-staminali.html

domenica 2 settembre 2007

La colpa di don Pierino

La colpa vera di Don Pierino è quella di essere un prete che sostanzialmente "ci crede". Don Gelmini ha sempre avuto come preoccupazione fondamentale quella di annunziare Cristo e di proporlo agli uomini anche di questo tempo. Da prete “curiale” qual’era si è imbattuto nella terribile esperienza della droga attraverso l’incontro con un ragazzo: lì percepì immediatamente questo flagello che stava e sta distruggendo le giovani generazioni. Da lì nacque la comunità “Incontro” Nello spazio della convivenza che si apre attorno a lui, e che utilizza tutti i mezzi anche della tecnica terapeutica, è comunque la proposta della vita cristiana che prende forma e viene proposta e sperimentata.

giovedì 28 giugno 2007

La natura viene incontro alla fertilità della coppia.

Ciò che era già certo sulla base dell'esperienza, la possibilità di regolare la fertilità con metodi naturali, viene ora confermato dalla ricerca clinica.
La Dr.ssa Petra Frank-Hermann (petra.frank-herrmann@med.uni-heidelberg.de) ha concluso uno studio su 900 donne (complessivamente più di 17500 cicli femminili) dimostrando la possibilità di stabilire con successo giorni fertili e giorni sterili. Ciò ha permesso una regolazione naturale della fertilità con una sicurezza pari alla pillola anticoncezionale, evidentemente senza gli effetti collaterali.
Indubbiamente un grosso stimolo ad incuriosirsi su questi metodi che rispettano la natura della donna conferendo sicurezza alla coppia.
Anche in Ticino è possibile questo approfondimento (Orietta Gandolla 0041919434371)