giovedì 29 novembre 2007

Nel sinistro Venezuela addio democrazia?

Il referendum del 2 dicembre, se approvato, indebolirà diritti civili e libertà. Quello del presidente Chavez rischia di diventare un vero e proprio regime personalista e repressivo. La popolazione non è più tutelata.
Ciò che sarà sottoposto a referendum non è una revisione della Costituzione, ma una nuova Costituzione che di fatto conferisce praticamente tutti i pieni poteri al presidente e al governo, espropriando, nonostante le apparenze, gli spazi di partecipazione del popolo. E le proposte possono essere accettate o respinte solo in blocco, impedendo così qualsiasi opportuno discernimento tra i vari articoli.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez minaccia di incarcerare i principali rappresentanti della Chiesa venezuelana, che criticano il suo progetto di riforma costituzionale: le alte gerarchie cattoliche venezuelane, ha detto Chavez, «sono il demonio e difendono gli interessi più marci».
Eppure si vedono di continuo manifestazioni popolari di sostegno a Chavez… Bisogna sapere che la partecipazione alle manifestazioni promosse dal governo è obbligatoria per tutti i dipendenti pubblici, che altrimenti rischiano il posto di lavoro. Se invece partecipano, viene loro assicurato il mezzo di trasporto, il cestino con il pasto e perfino un indennizzo economico. Ecco perché si vede così tanta gente in camicia rossa, come è accaduto di recente anche alla Coppa America.
Alla faccia della democrazia!

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